12. in fissa per le affissioni

E’ normale che nelle grandi città ci sia una grande attività comunicativa fatta di affissioni. Non sto parlando dei soliti manifesti, locandine, volantini, adesivi o graffiti. C’è un sottobosco mediatico frenetico fatto di questo tipo di comunicazione microcomunicazione. Ci si propone ai cittadini per qualsiasi motivo, anche per pubblicizzare una (noiosissima) pagina Facebook.

C’è una cosa, però, che non mi quadra. A Napoli probabilmente se ne fa un abuso, forse perchè l’argomento non è così tabù ma, anzi, è parte integrante della nostra cultura. Per le strade di Roma tra lucchetti, adesivi, manifesti, lucchetti, firme, locandine, lucchetti, fogli scritti a penna “prendi il numero”, omaggi, lucchetti, dichiarazioni d’amore, “ehisonoqui”, lucchetti e quant’altro mancano i manifesti funebri. Sono varie le possibili cause della mancanza di tale comunicazione:

  1. sarebbe troppo costoso coprire l’intero tessuto cittadino (ma almeno di quartiere?), viene preferito il necrologio
  2. anche se vi fossero, nessuno vi presterebbe attenzione dato il caos cittadino
  3. la notizia potrebbe interessare ben poche persone
  4. (corollario del punto 3); dato che una gran fetta di abitanti non sono romani, probabilmente non hai molte conoscenze in città
  5. Semplicemente a Roma non si muore, sennò perchè la chiamano la città eterna?

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